Aspetti pedagogici

Creare conoscenza condivisa

Nella relazione tra genitori e figli adottivi il passato non condiviso, ovvero quel pezzo di cammino che inevitabilmente non si è potuto percorrere insieme, non va mai accantonato. Concentrarsi sul presente e sul futuro non basta: per poter entrare davvero in relazione gli uni con gli altri è necessario trovare il modo per far sì che ogni membro della famiglia possa condividere e fare proprio sia il suo passato che quello degli altri. Solo conoscendo il “mio” e il “tuo” passato, avremo un futuro insieme da condividere. Un futuro che, col tempo, diventerà il “nostro” passato.

La storia come strumento

L’utilizzo di variabili narrative e figurative può contribuire notevolmente alla metabolizzazione vicendevole del passato non condiviso. Un libro “pedagogicamente tarato” sul proprio bambino sia a livello di contenuti che di immagini può diventare un valido strumento di supporto alla creazione di conoscenza condivisa: sostiene il genitore nel racconto e aiuta il bambino nell’interiorizzazione della storia.

I contenuti

I temi con maggior valenza didattico-pedagogica, che sarà quindi fondamentale includere nel racconto sono:
1. il prima di noi
2. il nostro incontro
3. il presente e il futuro insieme.
Quello che è importante ricordare è che il “noi” vive, cresce e si alimenta della conoscenza pregressa del prima e della condivisione-rielaborazione del dopo. Solo la condivisione del passato può mettere le basi per il futuro.

Per approfondire l'argomento consigliamo la lettura di questa pagina, tratta dal sito italiaadozioni.it